Il 16 marzo 1914 segna una svolta storica per il trasporto nella Valle di Comino. In questa data, è stato inaugurato il servizio automobilistico tra Cassino e Sora, passando per Atina, San Donato Val di Comino e Alvito, grazie alla Società Anonima “Sacsa”. Questo evento ha rivoluzionato i collegamenti nella regione, rendendo i viaggi più confortevoli e veloci, superando l’uso delle vecchie carrozze trainate da cavalli.
Un viaggio memorabile
Il servizio automobilistico, con vetture costruite dalla Casa Sauer in Svizzera, è stato celebrato con una cerimonia che ha coinvolto molte autorità locali. La partenza è avvenuta dalla stazione ferroviaria di Cassino, con destinazione Atina per l’inaugurazione ufficiale. Il tragitto, ricco di storia e paesaggi suggestivi, ha incluso soste a San Donato Val di Comino e Alvito, con accoglienze festose in ogni tappa.
Durante il viaggio, i passeggeri hanno potuto ammirare la celebre Badia di Cassino e la vasta pianura circostante. Ad Atina, una città storica menzionata da Silio Italico, l’accoglienza è stata calorosa, con bandiere e musica, e le vetture sono state benedette dal clero locale. Anche San Donato Val di Comino ha offerto un’accoglienza speciale, con musica, rinfreschi e una visita alla lapide commemorativa di un eroe locale.
Innovazione e progresso
La nuova linea automobilistica rappresentava un’innovazione significativa per l’epoca, promossa da giovani imprenditori locali come il cav. Vincenzo Mazzenga e l’ing. Alfredo Visocchi. Il servizio ha facilitato i viaggi nella “fertile contrada dell’alta Campania”, collegando importanti centri abitati e promuovendo lo sviluppo economico e sociale della regione.
Oggi, visitare San Donato Val di Comino e percorrere le stesse strade inaugurate nel 1914 offre un’esperienza unica, ricca di storia e bellezze naturali. La Valle di Comino, con i suoi paesaggi mozzafiato e le sue città storiche, è una destinazione ideale per gli appassionati di storia e cultura.
Lo sapevi che...
Il percorso tra Cassino e Sora attraversa la suggestiva "strada Sferracavalli", chiamata così perché, secondo la tradizione, i cavalli perdevo i ferri a causa del terreno accidentato? Questa strada, costruita nel 1824 grazie alla collaborazione dei comuni locali, è un affascinante esempio di ingegneria e fatica comunitaria che oggi puoi percorrere comodamente in auto, godendo di panorami mozzafiato e respirando la storia.