La Storia di Oswald Adler e Trude Glaser

Nel giugno del 1999, Richard Adler, di 78 anni, e sua moglie Jehudit partirono da Haifa, in Israele, per un viaggio che li portò a Vienna. Qui furono accolti dai cugini Barbara Kintaert e Peter Koppe. Insieme, ricordarono i tragici eventi dei campi di sterminio nazisti, dove persero la vita i familiari di Jehudit, i genitori di Richard e suo fratello Oswald. Barbara e Peter appresero per la prima volta dell’esistenza dei campi di concentramento italiani di Fossoli e Ferramonti.

Nell’agosto dello stesso anno, Barbara e Peter decisero di intraprendere un viaggio nel passato. A bordo del loro camper, raggiunsero l’Archivio di Fossoli, dove scoprirono documenti riguardanti Oswald e Trude Adler. Con l’aiuto della dottoressa Armentaro, ottennero ulteriori informazioni e l’indirizzo della Fondazione Ferramonti. Tuttavia, il tempo a disposizione terminò e i due dovettero tornare a Vienna.

Ad aprile del 2000, Barbara e Peter si recarono a Haifa, dove Richard mostrò loro le lettere scritte da Oswald e Trude durante il loro internamento. Queste lettere, tutte in italiano per sfuggire alla censura, rivelavano dettagli preziosi sulla loro vita nei campi. A maggio, Barbara visitò Ferramonti e incontrò Spartaco Capogreco, che fornì ulteriori informazioni sugli Adler e indicò il paese di San Donato Val di Comino come luogo significativo.

Nell’agosto del 2000, il camper di Barbara e Peter fece tappa a San Donato Val di Comino presso la famiglia Cedrone-De Rubeis. Tre anni dopo, Barbara tornò a lavorare nell’archivio DOEW di Vienna, dove trovò ulteriori documenti. La sua ricerca culminò in un dettagliato resoconto di settanta pagine destinato ai suoi figli e a Richard.

La Storia della Famiglia Adler

Leo Adler nacque il 20 ottobre 1885 a Brody, in Galizia, e sua moglie Henriette Fleischer il 22 maggio 1888 a Vienna. Dalla loro unione nacquero Oswald, il 27 maggio 1920, e Richard, il 7 novembre 1921. La famiglia visse a Vienna fino al 1938, quando l’Anschluss portò l’Austria sotto il dominio nazista. Richard riuscì a fuggire in Palestina grazie a un visto britannico, ma Oswald, troppo vecchio per il visto, rimase a Vienna, dove fu arrestato e deportato a Dachau.

Oswald riuscì a ottenere un visto per Monaco e, insieme alla fidanzata Trude Glaser, fuggì a Trieste. Qui furono accolti dalla comunità ebraica locale, ma la loro fuga non si concluse. Dopo diverse peripezie, furono arrestati e internati nel campo di Ferramonti Tarsia. Nel 1941, Oswald e Trude furono trasferiti a San Donato Val di Comino, dove vissero relativamente tranquilli fino al 1944, quando i rastrellamenti tedeschi li costrinsero a fuggire.

San Donato Val di Comino divenne un rifugio temporaneo per Oswald e Trude. Qui ricevettero lettere dai genitori fino al tragico sterminio del ghetto di Opatow. Nonostante le difficoltà, tentarono di mantenere una parvenza di normalità, con Oswald che lavorava come falegname. Tuttavia, la sicurezza era precaria e nell’aprile 1944 furono catturati dai tedeschi e deportati ad Auschwitz.

Oswald fu separato da Trude all’arrivo ad Auschwitz e successivamente trasferito a Gross-Rosen, dove morì nel marzo 1945. Trude sopravvisse e, dopo la liberazione, si riunì con Richard. Dopo la guerra, Richard sposò Jehudit e visse in Palestina, mentre Trude si risposò e si trasferì a Milano.

Visita San Donato Val di Comino per rivivere questa toccante storia di resistenza e memoria. Scopri i luoghi che hanno segnato il destino della famiglia Adler e rifletti sulla resilienza umana attraverso questo viaggio nel passato.

Lo sapevi che...

Questa casa di residenza della famiglia Adler è parte integrante del percorso "Novecento", che collega il Museo del 900 e della Shoah. San Donato Val di Comino, ha ospitato numerosi rifugiati ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale. Tra questi vi erano Oswald e Trude Adler, che vi trovarono riparo per quasi due anni e mezzo prima di essere deportati dai tedeschi.

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